Il suono alchemico
Monday, September 10, 2007 (15:58:20)

Posted by Riccardo


Aspetti meditativi e trasformativi del Suono: la Contemplazione
Il primo fra gli armonici a produrre una mutamento, una trasformazione è il III° ARMONICO, che produce un intervallo di quinta giusta. I primi due armonici si identificano ancora con la fondamentale, la tonica: col II°ARMONICO siamo già ad un primo livello diversificato, in quanto il secondo suono dell'armonico si sovrappone a quello della tonica. Ma è con il III° che avviene la trasmutazione effettiva, dove qualcosa cambia effettivamente la "qualità" del suono. E così come cambia e si trasforma il suono, mettendo in essere qualcos'altro (si produce un' altra nota, ad un'altra altezza), allo stesso modo qualcosa cambia nella nostra essenza, la nostra consapevolezza si sposta su di un altro diverso livello di percezione. Il legame fisico, grossolano, che è fortemente espresso dalla tonica, viene a spezzarsi in favore di una connessione a un qualcosa che è fuori di noi, all'esterno, ad un livello più sottile, ad una vibrazione più alta. Tutto questo, però, rimanendo ben collegato alla base, al centro fisico, dal momento che il suono armonico rimane sempre legato alla fondamentale, alla tonica.
Il primo passo nella conoscenza e applicazione dei suoni armonici a fini di "trasformazione" consiste proprio nel percepire, riconoscere e riprodurre questo secondo suono (la quinta) che si somma alla nota di base. A seconda dell'altezza della nota tonica da cui si parte, esistono diverse tecniche per produrre questo III° armonico e quindi un intervallo di quinta. Una volta riusciti ad identificarlo bisognerà procedere ad una sorta di "contemplazione" di questo intervallo, mettendo a fuoco l'armonico e facendolo come divenire una nuova tonica che si sovrappone al suono-base. Si tratta, in un certo senso, di invertire il procedimento: non è più l'armonico a nascere dalla fondamentale me è come se acquistasse una propria vita autonoma, emergendo e diventando quindi in primo piano. In questo modo si migliora anche la potenza e la vitalità del suono armonico rispetto alla tonica generatrice, che diventa di sottofondo.
Lo stesso procedimento si attua con tutti gli altri armonici prodotti.


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